sabato 18 agosto 2007
Nemo profeta in patria
Le giornate si accorciano. Il caldo è meno afoso. Tocca godersi quindi gli ultimi strepiti di un’estate insolita e quindi speciale. Il motto è sempre lo stesso: chi fa da se fa per tre. Un gruppo di amici, stanco di sperare in una programmazione musicale alternativa da parte dei club, ha ripristinato una ricetta originale di falò: la festa illegale in spiaggia. Gli ingredienti sono: amici, un impianto audio comprensivo di mixer e giradischi, un generatore di corrente e un fuocherello come optional. Al party clandestino a cui sono stato invitato c’era pure una barista che preparava leccorniosi beverini in salsa alcolica; un malsano gusto ulteriore che sapeva di buono. Gli artefici di questa bella e sonora rimpatriata si fanno chiamare Moina, una crew che fa reggae e che vorremmo vedere connessi ad ARTAKI; altri bravi ragazzi. Io ho ringraziato per l'invito con una selezione da vero dj, intrattenendo i presenti in a artaki stylin; un piccolo contributo ad una festa grande già di suo. Tra gli ospiti c’era anche Dj Lugi; qualcuno lo ricorderà per le sue indelebili strofe sui primi dischi di Neffa. Luigi è un giovanotto afro-cosentino, da un po’ trasferitosi a Bologna, che ha praticamente importato il rap in Calabria. Il suo primo, e unico, disco solista risale al ’98, ma i suoi corregionali lo hanno invitato a suonare nuovamente qui a sud solo 10 anni dopo. A parte i suoi dj-set della primavera scorsa, in questa calda estate si sta proponendo con selezioni roventi, una in un club assieme a MacroMarco, lo scorso 13, un’altra ieri sera a San.Lucido, domani sarà a Paola e il 21 in Sila, poi l’ 8 settembre, assieme a Kiave, presenterà “Tecniche Perfette” a Cosenza, ma avremmo modo di parlarne a suo tempo. Ciò che preme sottolineare è che sto giovanotto ha sempre avuto stile. Un rapper come pochi. Ma per farsi apprezzare ha dovuto fare nuovamente il fagotto ed emigrare. Era stimato già prima, ma la distanza ha favorito la sua notorietà molto più adesso che in passato. “Nemo profeta in patria” me lo ha detto lui, l’altra sera, con un sorriso sulle lebbra. Forse perché, per gente come noi, la patria non esiste. Non a caso ARTAKI abita sul world wide web. Non a caso ci proponiamo una comunicazione aperta, interattiva e senza limiti. Non a caso la nostra idea, ultrademocratica di suo, ha un solo imperativo. Connettiti!
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3 commenti:
Grande Stefano!!!!!
Artaki si sta svegliando dal letargo estivo. In realtà definirlo letargo è sbagliato... diciamo che in questo mese ci siamo staccati un po dalla parte tecnica-progettuale e abbiamo inaugurato la seconda era, la vera anima di Artaki, il contatto personale con i nostri futuri utenti. L'estate è stata ricca di eventi e abbiamo constatato con immenso piacere che Artaki c'è, il sogno si sta materializzando giorno per giorno con una crescita costante!
Ci vediamo la prossima settimana..
Francesco - Kemo
Ciao Woody, tornati da Alessandria e subito a lavoro. Pianifichiamo preparandoci al decisivo settembre..
A prestissimo,
ARON_
www.artaki.it
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