venerdì 19 ottobre 2007

PARANOID ANDROID


No non si tratta di un commento alla canzone dei Radiohead, ma semplicemente una riflessione forse "paranoica" fatta negli ultimi giorni.
E cioè: è davvero necessario proporre una discussione sul perché non piove in ascensore con l'inquilino che si incontra casualmente una volta alla settimana?
Non si potrebbe semplicemente far scorrere quei pochi secondi in un più dignitoso silenzio?
E mi chiedo anche, che senso abbia indossare sul volto una maschera sorridente quando invece nelle intenzioni c’è altro (?)...
Ho dimenticato ormai da tempo come clonare la gioia e stamparmela in volto.
E invece ancora una volta sono costretto a camuffare, un mio stato emotivo, a dar conto a quello che appartiene ad altri solo perché “gli altri” sono in paranoia...
Mi rendo conto che nelle righe precedenti conduco un discorso su binari abbastanza paranoici, ma, forse, dietro un semplice sfogo personale si cela la domanda alla quale chiedo una risposta, io non sò darmela; quesito: la comprensione per il prossimo paga?

36 commenti:

Anonimo ha detto...

No meglio farsi i fatti propri

Anonimo ha detto...

La prossima volta ti consiglio di reagire come l'androide di Star Trek Data. Nessuna maschera, sempre e solo la verità. Quindi se incontri di nuovo il tuo vicino, vomitagli addosso quello che veramente provi in quel momento. Non ti disturberà più. Garantisco.

Francesco Giannino ha detto...

Ciao Androide, la pioggia è arrivata.. di cosa si parlerà adesso?? Senza comprensione non saremmo poi così umani, una memoria biologica priva di tracce. Ti comprendo, prendo con me i tuoi pensieri e ne rifletto le essenze per
capire meglio il mondo, le relazioni, le storie che non potrei vivere.

Anonimo ha detto...

Paga ciò che costa.
Se puoi si vuol fare dell’economia…
Ad occidente la Divina Provvidenza assicura che le buone azioni saranno ricompensate in miglior vita, ad oriente si parla di Karma come forza che ripaga di questi sforzi già in vita.
La religione è l’oppio dei popoli. Ma a qualcuno piace fatto…
Poniamola oltre.
Il presupposto infatti è che la socialità è un piacere e non un dovere.
Tutto il resto d'altronde sta in armonia con la natura: porgendo l’altra guancia ci si rimedia quasi sempre l’ennesimo ceffone.Un graffietto si rimargina dopo poco tempo.
Una cicatrice in genere modifica i connotati e rende quindi un po’ diverso chi ha subito il torto.
Iron T. consiglierebbe perdono, considerando il sangue solo rosso relativo.
A me piace tutt’altra musica.
Ma forse perché adoro le band e trovo i solisti spesso troppo patetici.
Pago quindi ciò che posso e so io cosa mi costa.
Ma la mia lealtà non è in vendita…
Purtroppo chi nasce tondo non muore quadrato.
Ma alla cruda realtà della vita ci si sbatte tropo spesso…
To’! Mi si è smussato un angolo…

Anonimo ha detto...

Non immaginavo delle risposte cosi belle soprattutto ad un post abbastanza imbecille, vuol dire che alla fine un pò tutti almeno una volta abbiamo pensato a sta cosa e forse almeno una volta abbiamo pensato, citando il mio amico woody, che al posto di porgere l'altra guancia forse è meglio porgere un'altro pugno.
In fondo quell'egocentrico esibizionista dell'anno 0 non aveva di questi problemi.

Anonimo ha detto...

ho dimenticato di firmarmi al post di sopra

joss

Anonimo ha detto...

PILLA MARONN



G. ABBRUZZO

Anonimo ha detto...

Calde ceneri provenienti dalla pattumiera del tempo, disegnano il tuo volto dipingendolo su cieli di ruggine,nudo verso il nulla troverò un uscita. Dimostrandoti che la pietà è lo specchio della falsità.

ROUTER

Anonimo ha detto...

Se la discussione con lo sconosciuto in ascensore non si sviluppasse secondo canoni prestabiliti e precotti, cosa cavolo potremmo dire a chi ci sta intorno, maleodorante e noioso come un elenco telefonico...?
A tal punto bisogna scegliere se comportarsi da automa oppure se far uscir fuori la parte più istintiva, la parte animale, e magari a quel semi-sconosciuto invece di parlargli del tempo gli molleresti un cazzotto nello stomaco...!!!
Ma questo non è forse la maledizione di ognuno di noi su questa terra? Sempre a dover scegliere, a domandarsi se sia meglio abbandonarsi all'istinto oppure di reprimerlo fino in fondo...ma reprimendo la propria natura fino in fondo si finisce per implodere (questo termine lo prendo in prestito dall'autore dell'articolo hihihi).
"Comprendere gli altri" questa frase già a pronunciarla puzza di artificiale. Diciamocelo sinceramente: a nessuno di noi interessa un c..... di quello che potrebbe pensare il nostro prossimo, il nostro egocentrismo prevalica sulla maschera comprensiva che decidiamo di adottare per essere più "normali", più "socialmente accettabili".
La comprensione è solo un retaggio di stampo cristiano...è un'illusione, come la morale...!
E se devo scegliere tra la virtù della comprensione verso il mio prossimo e il furore del vizio, io optò per il secondo...e vada come deve andare!!!

Questo è scritto da un androide ancora più paranoico!!!

Vincenzo Abate

Anonimo ha detto...

caro androide vince fatti non fummo per vivere come bruti, ma per patir la nostra sensibilità.
però onestamente mi signu c....o a m.....a

joss

Unknown ha detto...

io li odio i miei vicini e loro lo sanno, per questo quando mi incrociano cambiano strada :)

Anonimo ha detto...

Non credo sia paranoia semplicemente una delle varie forme di realtà, ormai credo sia abbastanza ovvio che nel mondo vincano i cinici e gli opportunisti, quindi perchè mai dovresti stupirti?

Anonimo ha detto...

C'era una volta un fanciullino, che viveva in una piccola casa, sperduta in un bosco. Un giorno, mentre il fanciullino vagava per il bosco in cerca di erbe aromatiche per la mamma (una discreta adepta wicca), incontrò una vecchietta tutta nei e peli ispidi.
La vecchietta disse: "Ciao bel bambino". Il fanciullino, memore dell'avvertimento della mamma di non dar retta agli sconosciuti, ma solo ai veggenti e lestofanti garantiti dalla eminflex, non le rispose nemmeno.
La vecchietta riprese: "Ciao bel bambino. Cosa ci fai nel bosco tutto solo soletto?". Il fanciullino non rispose neanche questa volta, e continuò a camminare.
"Bel bambino, non vuoi dirmi dove vivi?". Inutile chiedersi se il piccolo rispose.
"Va bene, bel bambino. Io continuo per la mia strada. Addio!". E andò via.
A quel punto il fanciullino tirò un sospiro di sollievo. Ma quando si guardò intorno, capì che per evitare il colloquio con la vecchia, aveva perso l'orientamento. Non riuscì mai più a tornare nella sua piccola casa sperduta nel bosco e nessuno ne seppe più nulla. La mamma si disperò non poco, almeno fino a quando non bussò alla sua porta un rappresentante della Folletto, che la tenne impegnata per tutto il pomeriggio.
Morale: l'essere umano, per quanto progredito e intelligente possa essere, è un soggetto debole, in solitudine. La malsana abitudine di rivolgersi la parola anche quando non ce ne sarebbe bisogno, come nel brevissimo tratto tra il piano terra e il secondo piano, serve unicamente a ratificare un tacito contratto: "io ti rompo le balle ogni tanto, ma se uno dei due ha bisogno, stai pur certo che un aiuto da me lo riceverai".
Questa è la dura legge della civiltà.

Adynaton

Anonimo ha detto...

Benvenuta Adynaton
joss

Anonimo ha detto...

Grazie, Joss... :)

Adynaton

Anonimo ha detto...

Una voce femminile è già gradita di suo, soprattutto poi se capce di scritti tanto densi, anzi così favolosi...
Benvenuta su ARTAKI quindi Adynaton e GRZIE di questa prima sosta...
Ti aspettiamo per un altro Blogcaffè?

Anonimo ha detto...

Quando volete, woody... :)

Adynaton

Anonimo ha detto...

Ovviamente offre Adynaton in quanto ancora in debito con me.

joss

Anonimo ha detto...

...Joss, non puoi trattarmi così! :P

Adynaton

Anonimo ha detto...

ahahah, dai che scherzo tanto sò che non ti arrabbi perchè se ti arrabbi ti farò uscire pazza.:P

Joss Mobbing man

Anonimo ha detto...

...
...ma come caspita scrivi?????
uhauahuahuahau!!! :P

Adynaton

Anonimo ha detto...

MI SCUSI PROFESSORESSA IO NO ABLE BENE ITALIAN, IO MUI CONFUSED E TRA POLACCHI, ITALIANI, CATANZARESI NON CI CAPISCO MOLTO :p

DEVO ANKE FIRMARMI?

Anonimo ha detto...

uhm...la firma non server...

(uhauahuahuah! non leggerla questa battuta, và...vado a vergognarmi in bagno...) :P

Adynaton arrossita

Anonimo ha detto...

:)

ALMENO STAVOLTA MI HAI RISPARMIATO LA BAT - TUTA

PERO' STAI ENTRANDO NELLO SPIRITO GIUSTO

L'AVVOLTOIO

Anonimo ha detto...

Joss, secondo me stiamo dando spettacolo, qua dentro! e dire che avevo cominciato con un bel commentino...adesso rischio di giocarmi la reputazione...tutta colpa tua, come sempre!!! :P

Ady(ra)ton

(muahuahuahuahua! sto esagerando...)

Anonimo ha detto...

Buongiorno, ma no don't worry.

Comunque per tornare in tema blog,

cosa mi diresti se mi incontrassi in ascensore?

joss

Anonimo ha detto...

Io ti pikkierei

Anonimo ha detto...

...ma perchè non vi laciate i rispettivi numeri di cellulare?
Why not? Come direbbe DeMagistris...

Anonimo ha detto...

ahahahahha router nn rompere


joss

Anonimo ha detto...

Se ti incontrassi in ascensore, cosa già poco probabile per i motivi che ti ho spiegato, ti direi:
"Oh, Joss, c'hai 'na siga?".

Adynaton

Ps. Ti dò una dritta: se non capisci quello che scrivo (ihihihi), prova a scoprire il significato del mio nick... :-)

Anonimo ha detto...

Ah! Joss!!! ricorda "I would die for you" dei Garbage!!! ;)

Adynaton

Anonimo ha detto...

Ascoltata

Anonimo ha detto...

vabbè...l'avevo capito...che insisti a fare????
mauhauhauahuah!!! :D

Adynaton

Anonimo ha detto...

OKKIO ALLA MANO

JASON

Anonimo ha detto...

e tu okkio a...NON FARMI DIVENTARE VOLGARE...Mr Bobbit! :P

Mrs. Adynaton Bobbit

Anonimo ha detto...

Scusa ma ti senti già la signora Bobbit?
ahahahahhaa

ti piacissa?

Carlo d'Inghilterra